Mercato Allianz: tutto dipende dal ginocchio di Grazulis, nonchè dalla scelta dei due esterni. Davide Casarin offerto a Trieste?

La APU Udine perde gara 4 contro la GEVI Napoli e chiude la stagione precludendosi il sogno di partecipare alla nuova serie A, e quindi togliendo agli appassionati regionali il pathos di un possibile derby. Ma quello che appare scontato è che, con la fine delle ostilità, Fabio Mian potrebbe firmare per l’Allianz Trieste nel giro di qualche ora/giorno. “Non sarà mai un giocatore indifferente per me” sono parole di Franco Ciani, segno inequivocabile della volontà di avere un pretoriano al proprio servizio. Anche chi ha storto il muso sulle prestazioni del friulano nei playoff di A2 dovrebbe munirsi di sano equilibrio: un giocatore che è in sintonia con il proprio coach e che in lui vede un porto sicuro, darà sempre quel quid in più, farà di tutto per ripagare la sua fiducia.

In realtà il mercato biancorosso, una sorta di effetto domino, parte dalle carte mediche con il responso sul ginocchio di Andrejs Grazulis. Qualora sia tutto a posto (anche se non si capisce questo ritardo), il roster si va delineando con discreta chiarezza: PLAY USA/Fernandez, GUARDIA USA/Cavaliero, Mian/Campogrande, Grazulis/Konate, Delia/Lever. Altrimenti torna in ballo Matteo Da Ros (con Grazulis sacrificato), il quale potrebbe schiudere la strada per un numero “3-4” straniero da abbinare a Luca Campogrande.

Tornando alla possibile accoppiata di ali Mian/Campogrande; provocatoriamente, se fossi un allenatore avversario, direi ai miei giocatori di non preoccuparsi che della linea da tre punti. La monodimensionalità dei due giocatori rende scoutizzabile il ruolo, per cui anche un palleggio a terra può risultare un non problema. Per questo motivo diventa decisiva la scelta dei due esterni stranieri (si sa già che non hanno avuto esperienze in Italia, ma in Europa si). Servono due giocatori “spacca difese”, cestisti in grado di creare sovrannumero facendo collassare le difese verso l’area, per poi servire tiratori eccellenti dall’arco come Mian e Campogrande, o lunghi abili ricettori come Delia e Lever.

Il valore del gruppo passa almeno per il 50% dalla bontà della scelta di questi due giocatori, pleonasmo per chi ben sa che la pallacanestro moderna si fonda principalmente sul potenziale degli esterni. In questo senso gli ultimi anni (con le scelte conseguenti) lasciano un po’ di preoccupazione fra gli appassionati, ma staff tecnico e società sembrano invece avere le idee molto chiare.

Attenzione ad una news dell’ultim’ora: Davide Casarin, talentuoso figlio d’arte di proprietà della Reyer Venezia, ha appena rifiutato il passaggio in prestito a Treviso. Si alzano le quotazioni per un arrivo a Trieste, tutto da capire in termini di inserimento nel gruppo.

Raffaele Baldini

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Pubblicato il giugno 28, 2021, in BASKET NAZIONALE E INTERNAZ., BASKET TRIESTINO, HighFive, News con tag , , , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.

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