Trieste e la “presa” Campogrande, tempestività e occasione per tutti

In una giornata del genere avrei voluto parlare del ritiro della leggenda Vassilis Spanoulis, autentico mito del basket ellenico, uno degli ultimi esponenti riconoscibili della scuola greca “old-style”, quella nata sotto l’egida di Nikos Galis.

Invece la cronaca cestistica triestina è scossa da una piazzata: Luca Campogrande firmato e arruolato per la stagione 2021/22. Esterno di quasi due metri, venticinquenne, proveniente dalla Reyer Venezia in cui ha implementato il suo percorso di maturazione giocando una coppa europea. E’ una presa importante per diversi motivi: in prima battuta perché è un giocatore che sta raggiungendo il pieno della maturità cestistica (ma è considerato under, quindi “monetizzabile” per la classifica sull’utilizzo degli italiani), è affamato dopo un finale di stagione avaro di minutaggi, perché ha quella fisicità (leve lunghe ndr.) che può inserirlo in quintetti alti come guardia e in quelli più bassi come ala.

Se Davide Alviti ha conquistato minuti a suon di triple, Luca Campogrande dovrà convincere coach Franco Ciani dimostrando duttilità difensiva. Madre natura ha regalato al giocatore romano braccia e gambe lunghe, ideali, se abbinate ad una velocità di gambe, per fermare esterni avversari, siano essi guardie o ali. Nei miglioramenti ancora possibili c’è la volontà di allargare il raggio d’azione offensivo, ancora un po’ monodimensionale (esattamente come Alviti), troppo legato alla linea dei tre punti.

Non sarà invece un problema l’impatto con un nuovo ruolo da protagonista: a Roma Campogrande ha dimostrato di essere terminale affidabile, spesso in doppia cifra realizzativa. Ha personalità e lo si è visto anche nei minuti concessi in maglia Reyer da coach De Raffaele, è nel posto giusto al momento giusto per lanciarsi definitivamente. Di certo il suo arrivo, per caratteristiche tecniche, complica quello di Fabio Mian (seppure candidato numero uno), praticamente un clone (più grosso certamente), un abbinamento con Campogrande troppo “specialistico” per una squadra che deve comunque essere pronta a cambiar pelle diverse volte.

La nuova Allianz Trieste 2021/22 sta nascendo cercando un equilibrio fra qualità tecnica e fisicità, attenta a non perdere occasioni che devono essere prese al volo, senza troppi tentennamenti.

Raffaele Baldini

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Pubblicato il giugno 27, 2021, in BASKET NAZIONALE E INTERNAZ., BASKET TRIESTINO, HighFive, News con tag , , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.

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