Pagelle Trieste: qualità da ricercare col lanternino, non si vede nulla nè in attacco nè in difesa

Fonte: Il Piccolo a cura di Raffaele Baldini

DAVIS, voto: 5/6

Una difesa su Christon di alto livello, mettendo pressione sui 28 metri. Segna qualche canestro mettendosi inevitabilmente (vista la pochezza generale) in proprio; non sempre lucido in regia, sparisce nella ripresa. Chiude con 8 punti, 6 rimbalzi e 5 falli.

BOSSI, voto: 5/6

Il “polmone” di Davis, ormai è questo il ruolo designato per il triestino. Titubante sino alla coraggiosa tripla del riavvicinamento, qualche buona assistenza e poi poco altro.

GAINES, voto: 2

“Incontinente” offensivamente, entra necessitando di sfogare il bisogno scagliare l’arancia. Lo fa senza rispetto del gioco (e in parte dei compagni di squadra), non ne combina una giusta.

BARTLEY IV, voto: 6/7

Grande approccio, finalmente da subito improntato ad attaccare il ferro con decisione; da tre punti la “catapulta” non depone a favore della purezza del gesto, con risultati conseguenti. A forza di andar dentro, la difesa piemontese si adegua e la festa finisce a 21 punti.

CAMPOGRANDE, voto: 4/5

Segna la tripla più improbabile con i piedi rivolti a Muggia, poi un’altra con i piedi rivolti a Barcola. Il problema è che non segna quelle che deve, cioè con spazio e tempo.

DEANGELI, voto: 4

Si sbatte come sempre ma deragliando spesso, non c’è il controllo tecnico per rendere accettabile la versione offensiva.

VILDERA, voto: 5/6

Fa quello che può, non è da lui che ci si deve aspettare la produzione offensiva adeguata. Preso come quarto lungo, è il migliore del reparto… e ho detto tutto.

SPENCER, voto: 4

Sembra il classico “perticone” messo su un campo da basket a 18 anni, senza aver mai toccato la palla in precedenza. Qualche pallido segnale sotto le plance nella seconda parte, rimane un cestista comprato su “Wish” (portale di acquisti a basso costo) aspettando un pacco da Amazon. La sua verticalità non supera il foglio di Gazzetta.

PACHER, voto: 4

Una rinuncia sul tiro da tre punti nel primo quarto è il manifesto di quello che non deve essere su un parquet di serie A. Purtroppo il fantasma di Grazulis lo ingabbia inesorabilmente, mettendolo di fronte ad un impietoso confronto. Ecco, appunto, a proposito di fantasmi… 8 punti impalpabili.

All. LEGOVICH, voto: 4

Difesa “a uomo” al limite dell’accondiscendenza, banchetto più sfizioso di quello alle porte del Dome. Buona idea la “zona” proposta nella terza frazione, efficace; troppo poco sui quaranta minuti, soprattutto se la fase offensiva è priva di idee e stagnata su un passing-game fra esterni.

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Pubblicato il ottobre 23, 2022, in BASKET NAZIONALE E INTERNAZ., BASKET TRIESTINO, HighFive, News con tag , , , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.

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