La sfida a Milano: ritmo, attenzione all’orgoglio di Pangos e Davies ed esterni intraprendenti
Fonte: Il Piccolo a cura di Raffaele Baldini
Vedi il roster dell’Armani Milano e ti vien voglia di lasciare le valigie a Trieste. Vedi le assenze probabili di Shields, Baron, Datome e Tonut… e non cambia l’istinto di cui sopra. Troppo qualità (in questo periodo magari latitante) nella compagine allenata da coach Messina, ma anche un evidente momento di crisi che stanno attraversando Melli e soci.
Davies e Pangos nella danza pericolosa sul filo…
Sul banco degli imputati i due “big” milanesi, rei di non riuscire ad incidere come dovrebbero. Ettore Messina sa benissimo che il campionato può essere un ottimo ricostituente per giocatori forti ma momentaneamente giù di corda. Sarà una partita in cui soprattutto il play, dalla spiccata personalità, vorrà dimostrare a suon di triple e “runner” (tiri in corsa ndr.), smazzando le consuete assistenze ai compagni. Trieste dovrà stare attenta perché se si accende, son dolori. Il lungo invece farà parte di un reparto che non è neanche paragonabile a quello giuliano: Davies-Thomas-Voigtmann-Hines-melli- Biligha contro Spencer-Vildera-Pacher e un quarto di Lever. Occorre dire altro?
La truppa italiana
Ettore Messina sa che può trovare l’applicazione a cui tiene tantissimo nella “truppa indigena” in maglia meneghina: Melli, Biligha e Ricci sono certezze, Baldasso ha una personalità tale da poter spostare gli equilibri da solo giocando la sua pallacanestro fosse all’oratorio come in Eurolega, l’ex Alviti ha tolto un bel po’ di ruggine con 5 punti pesanti a Kaunas. La difesa triestina non deve “scegliere”, deve democraticamente rispettare qualsiasi attaccante di fronte, straniero o italiano che fosse.
Quel confronto fra esterni che ci può stare
Non è una bestemmia poter dire che, al netto degli infortunati, il reparto esterni può essere messo a confronto senza per forza registrare un impietoso squilibrio. Davis e Bartley hanno gambe per attaccare la prima linea non irreprensibile milanese, Gaines se imbrocca la serata può fare discretamente male anche lui. Tutto sta nel dare ritmo all’attacco giuliano, stancare le già provate gambe di Hall e soci, reduci da una lunga trasferta a Kaunas e di fronte ad una sfida delicatissima martedì con i campioni in carica dell’Efes. Intraprendenza e ritmo alla base di tutto.
Pubblicato il novembre 20, 2022, in BASKET NAZIONALE E INTERNAZ., BASKET TRIESTINO, HighFive, News con tag Armani Milano, Le chiavi, Pallacanestro Trieste, Raffaele Baldini. Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.
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