Le chiavi in visita al Taliercio: menti sveglie, difesa elastica e le ali reyerine
Fonte: Il Piccolo a cura di Raffaele Baldini
La Pallacanestro Trieste va a Venezia con un carico di entusiasmo derivante dal doppio successo in campionato e dalla ventata fresca del passaggio del gruppo statunitense in città, con tutto quello che ne consegue.
Menti sveglie, le difese di coach De Raffaele
Lo staff tecnico triestino sarà andato in “tilt” nell’analizzare le difese proposte da coach De Raffaele nell’ultima partita dei lagunari contro la Segafredo Bologna. Almeno 4 soluzioni diverse, adattate, per cui, al di là del piano tattico offensivo giuliano, serve che la squadra stia fortemente sul pezzo; le letture giuste, soprattutto dai registi Michele Ruzzier e Corey Davis sono un viatico fondamentale alla fluidità nel sistema d’attacco.
Le spaziature venete e i pericoli da ogni dove
Se guardiamo la fase offensiva della Reyer, ci accorgiamo che coach De Raffaele scientemente dispone, attraverso “blocchi” e movimenti specifici, le punte di diamante secondo peculiarità dei singoli. Il “pick and roll” di Spissu con Watt porta il lungo a “tagliare” verso il ferro, quello con Willis (o Parks) ad aprirsi sulla linea da tre punti; sempre comunque con spaziature tali da allargare la maglia difensiva, sempre in modo tale da avere poi un eventuale passaggio extra per favorire un tiratore comodo.
La “zona” può essere un modo per rendere elastica la difesa?
La “zona” ormai è un’arma tattica collaudata per coach Legovich, ma anche una soluzione su cui non si può abusare. La difesa adattata forse è uno dei modi per rendere “elastico” il quintetto triestino, dare maggior sostanza ad un reparto lunghi nettamente inferiore qualitativamente e fisicamente, e nel contempo non schiacciarla troppo lasciando troppo spazio a fini esecutori quali Bramos, Granger, Spissu, Freeman.
Le ali fanno paura, ma occhio anche alla tabellina del “3”
Willis, Parks, Moraschini (e ci sarebbe anche Brooks) è un reparto che fa paura. Su di loro Trieste non può che metterci tanta buona volontà ma relativa sostanza. Il controllo di questi terminali, nonché quello derivante dalla lotta impari (sulla carta) a rimbalzo, sarà una della chiavi del match. Ah si, massima allerta alla tabellina del “3” gradita da Marco Spissu, uno che tira con il 50% dall’arco e che può da solo scavare break pesanti.
Pubblicato il gennaio 22, 2023, in BASKET NAZIONALE E INTERNAZ., BASKET TRIESTINO, HighFive, News con tag Le chiavi, Pallacanestro Trieste, Raffaele Baldini, Reyer Venezia. Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.
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