Keys of the Match – PESARO
Fonte: Il Piccolo a cura di Raffaele Baldini
Nuovo delicato, delicatissimo capitolo per l’Allianz Trieste: alle 18.30 affronta, all’ “astronave” di Pesaro, la Vuelle di coach Giancarlo Sacco, per due punti in palio pesantissimi in chiave salvezza. Per i marchigiani si può parlare senza temi di smentita di “ultima spiaggia”, per i ragazzi di Dalmasson un’ottima occasione per raggiungere Pistoia, alle prese con la forte Dinamo Sassari. A proposito di Pistoia, ricordate la sfida interna con Trieste che ha cambiato la stagione toscana? Ecco, con i marchigiani è necessario riporre la stessa attenzione, in quanto vengono da buone prestazioni, pur senza risultati, ma soprattutto possono contare sulla pericolosa legge dei grandi numeri.
Questione di cinismo…
Una delle pochissime volte in cui il peso psicologico di un solo risultato a disposizione grava sulle spalle degli avversari. La Vuelle Pesaro ha l’obbligo di vincere (e potrebbe non bastare), è scossa dalle spigolose esternazioni societarie, depressa nell’ambiente e con “mali di pancia” diffusi (vedi caso Clint Chapman e le sirene greche del Paok). Resta il fatto che si gioca in una terra di basket, orgogliosa e abituata a soffrire, difficile pensare che Mussini e soci cedano senza combattere; anche perché tutto l’ambiente ha costruito il match come la “madre di tutte le partite”. Sta in Trieste acuire il panico negli avversari, mettendo subito dalla palla a due pressione psicologica ed essendo cinica, possibilmente comandando da subito le danze e mortificando qualsiasi volontà di reazione.
Troy Williams
C’ha messo poco il nuovo arrivato per adattarsi al campionato italiano. 18 punti a partita in 3 gare giocate, sciorinando talento da ex NBA e soprattutto facendo quello per cui è stato ingaggiato: canestro. L’ala americana nell’ultima uscita stagionale a Venezia, ha praticamente da solo tenuto a galla la squadra con 26 punti e 5 rimbalzi; valutando la capacità (o incapacità per meglio dire) delle ali forti triestine di fermare i pari ruolo, serve la miglior partita difensiva di Matteo Da Ros (o chi per lui).
Tiro da tre punti, a seconda di come lo si legge
Una voce che può essere letta alla stessa stregua di Trieste. Pesaro tira malissimo dall’arco dei tre punti (29.8%), così come la squadra di Dalmasson (30%), però quando la serata è ispirata può essere il detonatore dai grandi dividendi. L’ex Mussini in primis, ma tutto il reparto esterni, deve essere preso con le dovute attenzioni, perché canestri da tre sono sinonimo di punti ed entusiasmo, tutto quello che l’Allianz non deve concedere a Pesaro.
Pubblicato il gennaio 5, 2020, in BASKET NAZIONALE E INTERNAZ., BASKET TRIESTINO, HighFive, News con tag Allianz Trieste, Le chiavi, Raffaele Baldini, Vuelle Pesaro. Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.
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