Terzo squillo, e che squillo! Trieste manda un messaggio al campionato
Sfida per il primato all’Allianz Dome fra Trieste e Venezia, un test importante per entrambe per testare la preparazione e, nel caso dei giuliani, la chimica fra i nuovi arrivati. “Sold out” contingentato all’arena, pur sempre un messaggio, anzi mille, positivi per rinverdire la voglia di pallacanestro.
Molta fisicità sin dalle prime battute, i padroni di casa incorrono in 4 infrazioni in meno di 3 minuti; Myke Henry si mette subito in proprio con 4 punti e conseguente vantaggio Allianz sul 6-3. Complesse letture per i lagunari sul pick and roll triestino, quasi sempre in una via di mezzo che regala punti facili a Udanoh. Stefano Tonut mette una pezza offensivamente (5 punti consecutivi), ma Trieste è ispirata: 12-8. Upson gode dei benefici di una difesa Reyer insufficiente sui “rollanti”, il primo quarto si chiude con allungo Allianz sul 20-14. Difesa dei padroni di casa di assoluta competenza, Reyer imbrigliata salvata da una tripla di Stone; “zona” ordinata da coach De Raffaele e con il bonus speso nuovamente a tempo di record, Venezia resta a contatto: 23-19. Laquintana è il turbo che spezza la giovane opposizione di Casarin, nuovo break interno di 7-0. Venezia prova nuovamente ad appoggiarsi alle larghe spalle di Tonut, ma il 4/10 ai tiri liberi non agevola una rimonta possibile. Gli 11 assist dei padroni di casa sono l’esplicita dimostrazione di un’eccellente coralità, squadre all’intervallo con pallida reazione ospite ma senza cambio d’inerzia: 40–31. Curiosamente abulico Watt nella sua area di competenza, Trieste però non affonda e spreca diverse occasioni per scappare; la realtà è che probabilmente in 25 minuti la chiave del divario è la difesa giuliana, 49-36 e time out De Raffaele. Brutta pallacanestro nella fase finale della terza frazione, tanti errori e punteggio mosso con il contagocce; la stanchezza del triplo impegno in pochi giorni si vede, Venezia lenta e inesorabile arriva a -5 con tripla di Chappell. Fine terzo quarto sul 51-44. Coach De Raffaele prova ad abbinare quintetti difensivi con altri di maggior impatto offensivo, pur senza trovare la continuità necessaria. Alviti con un gioco da tre punti riporta il vantaggio triestino in doppia cifra, smorzato da un preciso Chappell dall’arco. Tanti tiri liberi regalati alla causa anche da Trieste, Venezia senza far nulla di trascendentale si riporta a -2 con cinque punti di fila di Stone (56-54). Fernandez dall’arco rimette tre possessi fra le squadre, ma Stone risponde immediatamente: 63-57 a 3 minuti e 18″ dal termine. Daye entra nella sua “comfort zone” ma è la stessa di Henry, botta e risposta di livello; nel finale l’Allianz è leggermente più precisa, portando a casa un successo prestigioso, il terzo di fila: 76-69, Trieste manda un messaggio al campionato.
Raffaele Baldini
Pubblicato il settembre 5, 2020, in BASKET NAZIONALE E INTERNAZ., BASKET TRIESTINO, HighFive, News con tag Allianz Trieste, Raffaele Baldini, Reyer Venezia, Supercoppa 2020. Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.
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