Pagelle Allianz: un gruppo debilitato, difficile giudicare tecnicamente

Fonte: Il Piccolo a cura di Raffaele Baldini

JUAN FERNANDEZ, voto: 6

Non si muove male sul parquet, sempre pattinando e facendo fatica a cambiare velocità. Ha la personalità per infilare un paio di triple. Chiude con 8 punti e 6 assist, il regista più credibile in un reparto fragile.

MILTON DOYLE, voto: 6

Il migliore nei primi venti minuti, capace di trovare punti dal palleggio e senza particolari problemi. Poi la sua “religione” non gli consente di avere continuità durante il prosieguo del match, segnando qualche canestro a “babbo morto” che non sposta il giudizio.

TOMMASO LAQUINTANA, voto: 5

Fra i più dinamici del gruppo (non ci vuole tantissimo), gioca d’attendista e meno d’istinto, rendendo comunque la regia biancorossa piuttosto prevedibile. Pallacanestro troppo timorosa per essere premiata in pagella.

DAVIDE ALVITI, voto: 6

Avere un pit-bull alle calcagna come Abass non è semplice. L’ex Brescia si è sfilato la museruola è l’ha messa al giocatore Allianz: 0 tiri tentati in quasi 13 minuti nel primo tempo. Ha un nano-secondo, anzi tre, e infila tre triple di altissimo livello nella ripresa.

IKE UDANOH, voto: 5

Piantato a terra, dinoccolato imprecando non so cosa, perdendo tutto quello che di arancione a spicchi passa all’altezza del ferro. Onestamente non ha convinto prima della pausa lunghissima e convince ancora meno senza allenamenti sulle gambe. 2 punti su due liberi e 1 (!) rimbalzo. Riesce a far rimpiangere Upson.

DANIELE CAVALIERO, voto: 7

Il voto è esclusivamente legato al piacere di rivederlo in campo dopo tanti mesi. E’ pur sempre il simbolo di questa squadra, segnale positivo per squadra e tifosi.

MARCOS DELIA, voto: 6

Staffetta con Udanoh che sembra una rappresentazione di Tim Burton: uno più distrutto dell’altro. Dimagrito (se possibile), debilitato e di conseguenza leggerissimo in area pitturata. Squillo ad inizio ripresa figlio dell’esperienza e di tante gite in lunetta, ma anche di senso della posizione: 13 punti e 4 rimbalzi alla fine.

ANDREJS GRAZULIS, voto: 6

Si sbatte come può, utilizzando più la posizione che l’atletismo. Prende 11 rimbalzi e segna 6 punti, sicuramente utile pur considerando un basket a marce basse per logiche legate alla condizione atletica.

MYKE HENRY, voto: 5/6

Classica prestazione da convalescente: ha idee e tecnica competenti, ma le esegue con due pesi sulle caviglie. L’impressione è comunque che sia il più vicino a riprendere la condizione abituale, magari proprio a Cantù dove i punti varranno doppio.

DALMASSON, voto: 6

Premesso che non aveva un compito semplice: gestire 49 giorni senza ritmo partita ed allineare tensione nervosa e brillantezza fisica, era un’operazione complessa in partenza. Con il materiale umano a disposizione, soprattutto in queste condizioni, non era possibile fare di più. Nell’emergenza totale ordina…la zona rossa!

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Pubblicato il dicembre 14, 2020, in BASKET NAZIONALE E INTERNAZ., BASKET TRIESTINO, HighFive, News con tag , , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.

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