Le chiavi per Treviso: la “testa” dei giocatori Allianz, portare Mekowulu fuori area e il solito Logan

Fonte: Il Piccolo a cura di Raffaele Baldini

Altri punti pesanti in palio all’Allianz Dome nel recupero del derby triveneto fra Trieste e Treviso. Due formazioni agli antipodi per morale e autostima: la squadra di coach Dalmasson uscita con le ossa rotta da una sconfitta in terra marchigiana con Pesaro, quella di coach Menetti carica a pallettoni dopo la vittoria di Masnago contro Varese.

Prima di tutto conta la “testa” di Fernandez e soci

In questi momenti il 60% delle possibilità di vittoria per l’Allianz passa per quello che i giocatori hanno nella testa e nel cuore. Sono quelle situazioni spartiacque dove puoi con un passo finire nel burrone oppure risalire la china. Esattamente come contro Trento, non sarà il fantasma del CoVid-19 a fare giurisprudenza, questa volta neanche le alchimie tattiche saranno decisive, conterà quanto la squadra vorrà fare quadrato e “sbucciarsi” le ginocchia per la causa. Spesso una un grande risultato di gruppo passa per la reazione dei singoli. Troppi in canotta Allianz devono dimostrare qualcosa, è il momento opportuno.

Mis-match negli esterni

La Dè Longhi Treviso ha una coppia di registi che sicuramente regalano centimetri agli opposti biancorossi. Soprattutto quando c’è il doppio playmaker, Logan-Russell, Trieste ha Doyle che può sicuramente sfruttare la maggior stazza, anche vicino a canestro. E’ importante leggere queste sfumature tattiche, come recepire che nella partita di Varese Logan ha sempre agito da regista, con Russell guardia, per sfruttare i blocchi di Mekowulu sul pick and roll, disponendo poi delle scelte più confacenti a seconda degli adattamenti difensivi.

Portare Mekowulu fuori dall’area

Purtroppo Trieste non ha un lungo vero capace di tirare dall’arco, il solo Grazulis può assurgere al ruolo. Varese ha fatto tanto male alla difesa trevigiana colpendo con Luis Scola da fuori, costringendo Mekowulu ad uscire dalla sua “comfort-zone” restando però a metà strada fra l’opposizione del tiro e la difesa del ferro. Per questo motivo è importante il lavoro del “4” e del “5” di coach Dalmasson, complementari per togliere punti di riferimento ai lunghi veneti. Attenzione anche alla sottovalutazione dei presunti gregari, in coppa Matteo Chillo ha fatto tanto male.

Variabile Logan sempre valida

Ogni partita da disputare contro il “professor” Logan necessita la giusta attenzione in chiave difensiva. L’americano sarà sempre, fino al ritiro, l’ago della bilancia delle squadre in cui gioca. E’ meglio evitare a priori che una partita diventi…la sua partita.

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Pubblicato il dicembre 30, 2020, in BASKET NAZIONALE E INTERNAZ., BASKET TRIESTINO, HighFive, News con tag , , , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.

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