Le chiavi contro Pesaro: il pick and roll centrale, il pericolo Sanford

Fonte: Il Piccolo a cura di Raffaele Baldini

Turno non consueto infrasettimanale per l’Allianz Trieste, tanti giorni dopo il corroborante esordio con Brindisi, troppi giorni per mantenere il “sacro fuoco” di un successo importante.

Questione di testa

Trieste sperava onestamente di trovare un ambiente depresso, dopo le inquietanti parole di coach Petrovic post Supercoppa e quel mercato dai molti coni d’ombra, in primis nel ruolo di playmaker e ala forte. Invece lo sport riserva sorprese, la Vuelle gioca una partita alla pari sul difficile campo di Sassari (con tripla sbagliata della possibile vittoria) e implementa nel roster un giocatore di affidabilità come Tyler Larson; c’è quindi fiducia in casa marchigiana, una punta di ottimismo…starà nell’Allianz far prevalere quell’entusiasmo tangibile e sottoscritto da coach Ciani per mortificare le velleità dei padroni di casa. Importantissimo l’approccio, quello che può incanalare tatticamente ma soprattutto psicologicamente il match.

Occhio al “pick and roll” centrale

Il miglior modo di sfruttare la verticalità debordante del lungo Tyrique Jones l’allenatore l’ha già trovato: “pick and roll” centrale lasciando un’autostrada centrale per eseguirlo. Se poi il gioco a due è abbinato con Vee Sanford (eccellente attaccante ndr.) allora diventa veramente complesso gestire dal punto difensivo la questione: se la difesa collassa sul lungo, Sanford può farti male da fuori, se si “aggredisce” l’esterno, allora le giocate sopra il ferro possono fare la fortuna di Jones.

Coperta corta pesarese, ma… c’è sempre la “sindrome Zanotti”

La Carpegna Prosciutto Pesaro ha oggettivamente un roster qualitativamente inferiore a Trieste sulla carta. Ha delle punte importanti negli uomini di quintetto, innesti potenzialmente utili dalla panchina ma che devono ritrovarsi come Davide Moretti ed Henri Drell. L’Allianz quindi dovrà ragionare sui quaranta minuti, essere la “goccia cinese” nel meccanismo marchigiano (esattamente come ha fatto con Brindisi), non avendo fretta di vincere il match. Poi c’è una sinistra “combo” nella formazione pesarese, quel duo Tambone-Zanotti che ha sempre tratto ispirazione contro Trieste…

Vincent Sanford, missione speciale per Deangeli?

Incontriamo il primo esterno (guardia/ala piccola) in grado di mettere in difficoltà la nostra difesa su giocatori rapidi, strutturati. Sarà interessante capire se Sanford nella testa di coach Ciani sarà un “male inevitabile”, lasciandolo pure incidere sul match ma limitando gli altri, o vorrà mettere la museruola al terminale più pericoloso con un’arma tattica per eccellenza come Lodovico Deangeli. Altra partita a scacchi all’orizzonte.

Raffaele Baldini

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Pubblicato il ottobre 6, 2021, in BASKET NAZIONALE E INTERNAZ., BASKET TRIESTINO, HighFive, News con tag , , , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.

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