Carlo Fabbricatore: “Trieste deve andare a Milano liberando la mente”
Fonte: Il Piccolo a cura di Raffaele Baldini
Ci vorrebbe un amico… e chi se non Carlo Fabbricatore, detto “Carletto”, goriziano ma residente a Milano per lavoro. Un passato all’Olimpia Milano e Auxilium Torino, prima di vivere su doppia sponda il derby regionale, vestendo dal 1980 al 1982 la maglia dell’Apu Udine e dal 1982-’84 quella di Trieste. Uomo ammantato da “regionalismo sentimentale” mai sopito e quindi ideale per cercare di introdurre, senza troppa “depressione” o spirito da vittima sacrificale, la sfida impossibile dell’Allianz all’Armani. La crisi che ha colpito gli uomini di coach Ciani, peraltro vissuta un po’ da tutte le squadre in tempi diversi (Milano e Bologna a parte), pone l’interrogativo di come Cavaliero e soci potranno affrontare il match di domenica: “Trieste è in un momento di involuzione tecnica – esordisce schietto Fabbricatore – con Milano deve ritrovare leggerezza, dimenticando tutte le scorie tecnico/tattiche accumulate nelle ultime settimane. Il mantra deve essere “leggerezza mentale.” L’addio di Juan Fernandez sembra aver creato fragilità evidenti nello spogliatoio triestino. Può essere che un singolo giocatore determini un tale “vuoto” nel gruppo? “Juan era un giocatore importante che condizionava in modo positivo la squadra. Non è mai semplice sostituire un giocatore di spessore tecnico/morale come Fernandez che incarnava, pur da argentino ma triestino di adozione, il nostro spirito di Venezia Giulia Land of Basketball. Lo spogliatoio è sorretto sempre da un sottile equilibrio e basta poco per alterarlo, se perdi un leader tutto si può alterare, specialmente se il sostituto ha caratteristiche completamente diverse, sia tecniche, morali e di esperienza.” Mettendosi nei panni di coach Franco Ciani, come preparerebbe la sfida con l’Armani di domenica? “Mettendomi nei panni dell’allenatore, ribadisco una volta di più, imposterei la gara sulla leggerezza, non dando pressione alla squadra, facendola arrivare al Forum più possibile libera mentalmente. Milano arriva da una rocambolesca sconfitta a Madrid e questo potrebbe condizionare l’atteggiamento dell’Olimpia. Mi spiego: l’Armani giocherà in modo aggressivo e Trieste dovrà essere capace di tenere il punteggio in equilibrio, specialmente nel primo e secondo quarto. L’Allianz deve correre e cercare un punteggio alto per avere chance di vittoria. Il roster di Milano è infinito – conclude Carletto -, Trieste deve trovare la capacità di alternare difese e ritmo per mettere in difficoltà i giocatori di Milano, specialmente quelli che giocano meno minuti in Euroleague.” Una partita che racchiude elementi psicologici prima che tecnico/tattici, un buon motivo per lavorare sulla ricerca della coesione di squadra, partendo da miglioramenti individuali. E poi, dicendola tutta, l’Allianz Trieste domenica non ha nulla da perdere.
Raffaele Baldini
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Pubblicato il marzo 12, 2022, in BASKET NAZIONALE E INTERNAZ., BASKET TRIESTINO, HighFive, News con tag Allianz Trieste, Armani Milano, Carlo Fabbricatore, Raffaele Baldini. Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.
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