Le chiavi a Masnago: come contrastare i cinque piccoli, eredità del PalaDozza e quale Konate?

Fonte: Il Piccolo a cura di Raffaele Baldini

Neanche il tempo di rifiatare dopo la maratona del PalaDozza che si torna a battagliare in un altro campo tosto come quello di Masnago a Varese. La formazione varesina del sorprendente coach olandese Roijakkers medita una riscossa dopo l’imprevedibile scivolata interna contro Treviso.

Si vuole vincere in attacco o in difesa?

Fastidiosa come la sabbia negli slip in estate, l’Openjobmetis con il suo gioco rapido e basato sul continuo “pick and roll”, può mettere in seria difficoltà Trieste, molto più della versione “gentiliana” dell’andata. Beane e Keene sono due “anime irrequiete”, attaccano sempre il canestro e scagliano triple appena hanno un centimetro di spazio. L’Allianz ha due modi per vincere la sfida. Offensivamente, la squadra di coach Ciani può schierare lunghi fisici e verticali come Konate o tecnici e alti come Delia, contro un reparto avversario inesistente, basato sulla scaltrezza e la ruvidezza di mezzi lunghi come Sorokas e Vene. Difensivamente, adattandosi alle esigenze e giocando con cinque “piccoli”, con Grazulis e Lever da “5”, potendo contrapporre quindi giocatori dinamici pronti a rispondere al moto perpetuo perimetrale lombardo. Un mix delle due sarebbe ideale, ma da calibrare con certosina attenzione.

Eredità del PalaDozza

L’estenuante maratona del PalaDozza nella sfida a Reggio Emilia ha certamente portato una massiccia dose di autostima, innalzando il morale della truppa; per contro, i 50 minuti effettivi consumati per raggiungere la vittoria, non possono non lasciare scorie a livello fisico, soprattutto in chi la carta d’identità ce l’ha ingiallita (vedi Banks). Vedremo quale delle due eredità avrà un peso maggiore, calcolando poi la non trascurabile variabile di una testa un po’ più sgombra per Cavaliero e soci dopo aver scacciato (momentaneamente) l’incubo delle “sabbie mobili” del fondo classifica.

Quale Konate?

Sulla carta potrebbe essere la partita ideale per Sagaba Konate. Come già detto, il reparto lunghi varesino non esiste o quasi, con l’uscita di Egbunu non ci sono centimetri e intimidazione (Caruso è ancora troppo acerbo), c’è tanto lavoro sporco nel momento in cui il lungo avversario riceve in area pitturata. Se Konate è quello di Bologna potrebbe ritagliarsi un’altra serata da protagonista, se invece implode in polemiche sterili con chiunque o con fragilità ricettive (vedi palle perse), allora il danno sarà doppio.

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Pubblicato il aprile 13, 2022 su BASKET NAZIONALE E INTERNAZ., BASKET TRIESTINO, HighFive, News. Aggiungi ai preferiti il collegamento . Lascia un commento.

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