Le chiavi del derby: Banks-Iroegbu, attenzione ai ritmi alti e la pazienza quale virtù dei forti

Fonte: Il Piccolo a cura di Raffaele Baldini

Arriva il derby triveneto, amplificando il senso del dramma di una sfida con punti in palio pesantissimi. C’è un indimenticato ex come Adrian Banks, uno un po’ più dimenticato (Cooke ndr.) e un esodo giuliano in Veneto a supportare la truppa di coach Legovich.

Il “pistolero” e Iroegbu

Senza “se” e senza “ma”, coach Nicola ha affidato al duo Banks-Iroegbu le chiavi dell’attacco trevigiano. Nel “nuovo corso” si sono asciugate comprensibilmente le rotazioni a 7 giocatori, con Sarto nel ruolo di “guastatore” per 10 minuti di qualità. Il vero problema è arginare i due dal talento abbacinante, soprattutto il primo, capace ancora a 37 anni di elargire competenza cestistica, rompendo i raddoppi sul “pick and roll” con tempismo perfetto, castigando ogni mezzo secondo di ritardo difensivo. Giocatore che ama farsi rimpiangere dalle ex squadre. In coppia con Iroegbu sono terminali da rispettare, anche se praticamente riposano nella fase difensiva. E’ qui che Trieste dovrà essere brava, speculare su questo fisiologico cono d’ombra per crearsi un vantaggio.

Occhio agli alti ritmi

Paradossale, con una rotazione ridotta e un leader trentasettenne, Treviso ama correre (a maggior ragione in casa, trascinata dal caldo pubblico). Ha vinto partite contro avversarie importanti quali Brescia, Brindisi, Tortona e Venezia andando spesso oltre i 90 punti realizzati. Semplicemente è la prova provata che non è l’aspetto offensivo il problema di Zanelli e soci, ma quello difensivo; ad una tendenza a favorire l’istintività cestistica dei singoli, c’è un rovescio della medaglia di una certa accondiscendenza nel giocare al tiro a segno con l’avversaria. Quando si inceppa il meccanismo balistico, ecco che arriva il “trentello” con 100 punti subiti, come nell’ultima uscita a Pesaro.

Pazienza, vincerla sui 40 minuti

Pazienza e controllo dei nervi è l’imperativo per affrontare una sfida di questo tipo. Pazienza nell’aspettare il momento opportuno per piazzare la spallata decisiva, pazienza nello stancare le gambe di Banks e soci, pazienza nel lavorare con il reparto lunghi, qualitativamente migliore in casa triestina (sempre che Pacher decida di offendere). Controllo dei nervi perché sarà una sfida selvaggia, fisica e con decibel molto alti; la saldezza mentale sulla partita sarà un aspetto decisivo, evidenziando che, normalmente chi gioca in casa ha un fardello più pesante di responsabilità.

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Pubblicato il gennaio 14, 2023, in BASKET NAZIONALE E INTERNAZ., BASKET TRIESTINO, HighFive, News con tag , , , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. 1 Commento.

  1. Diamo il benvenuto a Terry con una doppiavvuuuuuuu

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