Fonte: Il Piccolo a cura di Raffaele Baldini

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DAVIS, voto: 4
Cerca di far girare la squadra e può non essere un problema la sua assenza a tabellino; quello che è sanguinoso è una non difesa sui “backdoor” avversari. L’attacco prevedibile porta a conclusioni sbagliate o “sporcate” (3/8 dal campo ndr.), la fase nella metà campo di fatica è imbarazzante.
RUZZIER, voto: 5/6
Primo tempo allineato a quello dei compagni dal punto difensivo, cioè insufficiente. Con turbante “vintage” sembra perdere tutta la lucidità ed efficacia viste con Bologna, gioca la sua miglior pallacanestro a “babbo morto”, per cui non può bastare per la sufficienza.
CAMPOGRANDE, voto: 5/6
Gioca uno scampolo di primo tempo, incomprensibilmente lasciato in panchina.
BARTLEY, voto: 4
Molto indolente ad inizio partita, quasi supponente; forza in attacco e senza coinvolgere i compagni, non fa neanche finta di difendere. Segnare e subire il doppio non fa sostanza, soprattutto per chi conosce bene la debolezza tipica degli americani quando tende al tabellino finale. I suoi 23 punti sono utili solo al suo futuro, non al presente della Pallacanestro Trieste.
STUMBRIS, voto: 6
La timidezza è volata via come una colomba pasquale con ramo d’ulivo nel becco, ma uno “senza Dio” serve come il pane in quel ruolo. Due triple e 5 rimbalzi in 21 minuti.
DEANGELI, voto: 5
Entra a partita chiusa e cerca due tiri da tre punti (una pestando prima la linea laterale), invece di scuotere la squadra difensivamente.
VILDERA, voto: n.g.
Si prende una stoppata da Grazulis e vede calare il sipario sul match causa infortunio.
SPENCER, voto: 6
I numeri sono buoni, una presenza costanza in area pitturata trentina, anche se, come Terry, palesa una fragilità (vedi palle scivolate di mano). Chiude con 11 punti e 11 rimbalzi, ma onestamente hanno la consistenza di una ricotta di Ovaro.
TERRY, voto: 5
Purtroppo non ha,come il collega di reparto, gioco spalle a canestro. Si fa prendere rimbalzi sulla testa da avversari 5-8 centimetri più bassi di lui (e senza verticalità). Come in “supereroi” è un angelo con un ala sola, cerca di volare accanto ad un playmaker che lo inneschi.
LEVER, voto: 6
Buona intraprendenza partendo faccia a canestro, caratteristica che lo rende imprevedibile. Uno dei meno peggio in attacco.

All. LEGOVICH, voto: 5
Cerca di aprire il campo creando spazio al duo Terry-Spencer, purtroppo non trovando esterni bravi a battere la prima linea. Spagnolo viene “battezzato” come fosse uno qualunque, Grazulis lasciato libero come non fosse scritto che è uomo decisivo, rimbalzi concessi a profusione. L’attacco è Bartley contro tutti. Un po’ poco su tutto ciò è frutto di una settimana buona di lavoro.