Le chiavi sull’isola: pericolo dall’arco, Robinson e Dowe, attaccare la prima linea. Il -34 come spauracchio…

Fonte: Il Piccolo a cura di Raffaele Baldini

La Pallacanestro Trieste non è proprio fra le formazioni più fortunate dal punto di vista del “timing”. Prima si trova ad affrontare Varese post penalizzazione, con tutto il carico emotivo dei lombardi e la frustrazione da riversare sul parquet; ora Sassari, con un viaggio in mezzo e dopo che la compagine di coach Bucchi ha subito un umiliante -34 a Brindisi.

Con coach Bucchi, non si replica

Nonostante Trieste avesse buona tradizione al PalaSerradimigni, il -34 subito da Bendzius e soci è un viatico preoccupante conoscendo le squadre allenate da Bucchi. Sassari partirà forte, concentrata e aggressiva, cercando di mettere la sfida sui binari preferiti. Attenzione agli alti ritmi dettati dalla coppia di registi Dowe-Robinson, e ai tiri da tre punti in transizione.

Macchine dall’arco

Giocando bene, i sardi trovano spesso fini esecutori “piedi per terra”, con la conseguenza “sentenza” dall’arco dei tre punti. Bendzius (45,2%), Kruslin (47,3%), Chessa (51,6%) sono macchine, ma anche i vari Jones, Robinson, Dowe possono far male e soprattutto sono uomini “di striscia”. Spesso i tiri da tre punti sono figli di ottime giocate dopo aver mosso la difesa e aver creato un extra-pass, perché il basket è più logico di quanto si voglia pensare.

Limitare le penetrazioni di Robinson e Dowe

La coppia più efficace del campionato per battere la prima linea. Sono playmaker adattati ma con spiccate capacità di battere nell’uno contro uno il proprio uomo andando a canestro e fornendo assist per i compagni. Se il primo ha dinamite nelle gambe (praticamente immarcabile), il secondo ha tecnica e un invidiabile utilizzo del fisico. Trieste dovrà fare grandissima attenzione, perché dalla loro pericolosità offensiva deriva l’80% della produzione sassarese.

Indolenza difensiva degli esterni

Se c’è una pecca nella formazione di coach Bucchi, evidenziata nella sfida persa a Brindisi, è la tenuta difensiva degli esterni nell’uno contro uno. Frank Vitucci ha disposto un quadro tattico chiaro, isolando gli esterni nel quarto di campo per attaccare il diretto avversario; certo, i pugliesi avevano un grandissimo vantaggio di poterlo fare anche con il lungo, Perkins, abile a mettere palla a terra. I biancorossi di Legovich in Davis e Bartley soprattutto, hanno uomini in grado di attentare alla tenuta difensiva sarda, magari scaricando poi palloni ai lunghi Terry e Spencer.

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Pubblicato il aprile 19, 2023, in BASKET NAZIONALE E INTERNAZ., BASKET TRIESTINO, HighFive, News con tag , , , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.

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