Ancora rebus LBA: squadre dispari nuovamente?
Fonte: Il Piccolo a cura di Raffaele Baldini
La più classica “legge di Murphy”, il presidente Fip Gianni Petrucci confidava in una ristrutturazione dei campionati con la serie A a numero pari, caldeggiando i vertici (Umberto Gandini e Pietro Basciano) ad una fruttuosa sinergia, ed ecco invece il quadro al 16 Giugno: Pesaro conferma la presenza, Torino ripescata, Pistoia si riposiziona in serie A2, Roma e Cremona valutano la condizioni in vista della data del 31 Luglio, ultimo giorno utile per iscriversi, ma con pochissime garanzie. Quindi? Si potrebbe configurare una massima serie con 17 o 15 club, nel caso le due “pericolanti” alzassero bandiera bianca. In terra lombarda, Aldo Vanoli è un uomo solo, abbandonato dai piccoli/medi sponsor, aggrappato ora ad un azionariato popolare che, per logica, non può certo garantire i numeri che fece Trieste anni fa; è anche vero che la società lombarda ha i conti a posto e che quindi non deve ripianare debiti pregressi. La Virtus Roma anch’essa ha provveduto a espletare tutti i passaggi burocratici formali in vista della nuova stagione, nella speranza di veder portare a compimento il corteggiamento al gruppo Campari, possibile interessato a rilevare il club che fu di Claudio Toti.. Tutto quindi in LBA sembra essere tornato al punto di partenza.
Peraltro i sondaggi informali avvenuti secondo ranking con le interessate in serie A2 non hanno portato ad entusiastiche disponibilità; Ravenna, Napoli, Verona e Udine hanno fatto sapere che non sentono l’esigenza di fare un salto triplo (a livello economico) in avanti. Le più vicine ad avere una struttura per farlo sono Udine e Verona. La società friulana ha alzato l’asticella firmando nello staff due “big” come Matteo Boniciolli e Alberto Martelossi, si è riunita in un summit blindato per parlare del futuro, forse anche valutando una possibile iscrizione alla serie A. Sul fronte scaligero il patron Pedrollo ha già dichiarato che non se la sente a portare avanti un discorso di massima serie con le proprie uniche forze; la città è una realtà ricca, capace anche di creare un pool a supporto in poco tempo. Al di là di tutte queste considerazioni, si ha la sensazione che, qualora dovesse permanere il numero dispari di club nella massima serie, si farebbe di tutto per agevolare almeno un ingresso a risolvere la questione, già complessa di suo.
Pubblicato il giugno 17, 2020, in BASKET NAZIONALE E INTERNAZ., HighFive, News con tag Raffaele Baldini. Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.
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