Le chiavi contro Brescia: lombardi rinnovati e dinamici, attacco…alla difesa!

Fonte: Il Piccolo a cura di Raffaele Baldini

Pranzo di livello all’Allianz Dome: la squadra di coach Eugenio Dalmasson (con in forse Grazulis?)incontra la Germani Brescia, club ambizioso ma che ha trovato più di qualche difficoltà in questa stagione. I ritocchi di Gennaio e la nuova conduzione tecnica con coach Maurizio Buscaglia al timone restituiscono un’avversaria difficile da decifrare.

Pesante eredità

Cosa si porta appresso una vittoria di quasi 20 punti al Forum di Milano, segnando 100 punti ed essendo balzati agli onori delle cronache per una prestazione praticamente perfetta? Autostima e consapevolezza a livelli nietzschiani, ma anche un pericolosissimo ostacolo, nascosto ma letale, quello della presunzione. La sbornia in terra lombarda non deve distrarre, non deve far alzare il piede dall’acceleratore a Cavaliero e compagni, perché in serie A è un attimo a tornare sulla terra. Un approccio superficiale con la Germani costerebbe non solo due punti casalinghi ma anche la possibilità di respingere quasi definitivamente la compagine bresciana in classifica.

Baricentro spostato

La Leonessa Brescia in pratica ha fatto il percorso inverso dell’Allianz Trieste. Ad un centro di ruolo come Dusan Ristic, pesante, ruvido e gravitante nel raggio di due metri dal ferro, ha preferito una coppia di numeri “4” dinamici, come Darral Willis, proveniente dal Monaco, e Jeremiah Wilson, già visto in Italia a Imola e Cantù. Uscito di scena anche TJ Cline, destinazione Maccabi Tel Aviv. Con il nuovo assetto l’attacco bresciano sposta il baricentro, anzi, toglie proprio punti di riferimento per il reparto, giocando sull’intercambiabilità degli elementi. Lo statico e compassato gioco a metà campo lascia spazio a soluzioni in transizione rapida o con giocate in isolamento dei dinamici mezzi lunghi sopra citati. Insomma, il pensiero di mettere chili e centimetri vicino al ferro ora si trasforma nella necessità di avere gambe rapide nell’uno contro uno e attenzione oltre l’arco (parlando di Wilson soprattutto ndr.).

“Provocare” la difesa

Se c’è un aspetto su cui Buscaglia sta lavorando e che ha rappresentato uno dei mali oscuri stagionali per Vitali e soci, è senza dubbio la difesa. Al di là della cattedratica espressione di David Moss (su Fernandez?), il resto del gruppo ha poca inclinazione naturale al lavoro di fatica, palesando anche in alcuni esponenti una lentezza di gambe evidente. Nell’ultima sfida di campionato, Treviso ha banchettato per 35 minuti circa in terra lombarda, trovando con una circolazione di palla rapida, chilometri di spazio per tirare; Trieste non deve far altro che proseguire sul “fil-rouge” del Forum, mettendo tutti gli effettivi nelle condizioni di muoversi rapidamente, di passare la palla con precisione e timing, bilanciando gioco interno ed esterno.

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Pubblicato il febbraio 7, 2021, in BASKET NAZIONALE E INTERNAZ., BASKET TRIESTINO, HighFive, News con tag , , , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.

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