Le “chiavi” della sfida ad alta quota: consapevolezza, il duo Della Valle-Mitrou Long e abbassare i ritmi
Fonte: Il Piccolo a cura di Raffaele Baldini
L’Allianz Trieste affronta questa sera la squadra più in forma del campionato, quella Germani Brescia battuta in casa 80 a 72 con una grande prestazione di Adrian Banks. Tutta un’altra storia ora rispetto ad allora, i lombardi hanno registrato equilibri di squadra e meccanismi sotto l’egida di coach Magro vengono da sette vittorie consecutive e sanno perfettamente di poter blindare il terzo posto con un possibile successo interno.
Mente sgombra, consapevolezza radicata
Trieste gioca una sfida ad alta quota senza per forza aver paura di cadere. La storia di questo campionato ha consolidato da subito Banks e soci in posizioni di rilievo, per cui non c’è sofferenza… d’ “altitudine”. Teste sgombre, morale alto ma quello che sarebbe importante è portarsi appresso una consapevolezza strutturale; il modo di stare in campo, la personalità con cui i giocatori biancorossi approcceranno al match saranno la cartina tornasole di un momento storico; e quando si parla di “struttura”, vuol dire anche giocarsela fino all’ultimo e gestire la differenza canestri.
Della Valle è un “martello”, ma chi sposta è Mitrou-Long
E’ vero che la Germani si regge sulla leadership indiscussa del duo Della Valle-Mitrou Long. Se per il primo però si parla di produzione offensiva eccellente (19 punti a partita con il 43% da tre punti), irrorata da un talento diffuso e da una scaltrezza da “figlio d’arte”, per il secondo c’è l’aggiunta fondamentale di fare le giocate decisive, nei momenti decisivi. Naz Mitrou-Long è sublime giocatore per questi livelli, lettore unico delle situazioni sul parquet, dotato di un equilibrio tale da poter decidere quando e come intervenire per spostare l’inerzia del match. Il diretto avversario può solamente essere un uomo in missione, uno che entra mentalmente nella sfida diretta già dalla sera prima e la finisce in doccia dopo la sirena.
Abbassare il ritmo
I due sopra citati, ma tutta l’organizzazione offensiva bresciana, si fonda su ritmi molto alti di gioco, per vivere di sovrannumeri in transizione e per giocate a due con spettacolari conclusioni dei lunghi (Cobbins su tutti). L’Allianz deve spezzare questo ritmo, deve “imbruttire” la sfida giocando una sfida intensa, fisica, al top delle capacità difensive, sia nell’uno contro uno che di squadra. Nelle ultime sette “perle” la Leonessa ha viaggiato a oltre 94 punti a partita (!), non penso sia difficile capire dove risiede una delle chiavi principali.
Raffaele Baldini
Pubblicato il febbraio 12, 2022, in BASKET NAZIONALE E INTERNAZ., BASKET TRIESTINO, HighFive, News con tag Allianz Trieste, Germani Brescia, Le chiavi, Raffaele Baldini. Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.
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