Analisi: non meritiamo i playoff, rotazioni da rivedere e gli ultimi quaranta minuti di straordinaria importanza
Non meritiamo i Playoff
Se li conquisteremo all’ultima giornata di campionato, saremo felici il doppio, resta il fatto che non meritiamo di rientrare nel novero delle migliori otto squadre del campionato. Perché? Molto semplice, Trento prima, Brindisi e Tortona poi, rappresentavano sfide fra squadre equipollenti in cui la voglia di raggiungere l’obiettivo avrebbe fatto la differenza. L’Allianz Trieste in tutte e tre le uscite ha palesato la fragilità strutturale e per certi versi anche mentale: dominante per tre quarti, sciolta come neve al sole nel quarto decisivo, con un allenatore che fa i complimenti all’avversaria senza essere particolarmente incazzato. Sia chiaro, la serena accettazione di una “zona comfort” è un “premio” conquistato sul campo (vedi salvezza), per nulla scontato e rimarchevole. Resta il fatto che l’organico, soprattutto con Davis e Clark, valeva eccome la post-season. Perché dico che meritano altri di parteciparvi al posto di Trieste? Perché Reggio Emilia ha lottato su due fronti, conquistando la finale di coppa e prendendosi due punti pesanti a Trento senza il miglior giocatore (Olisevicius), così come Pesaro, con un budget minore, che ha fatto una rimonta clamorosa dalle sabbie mobili non accontentandosi di un “miracolo” sportivo ottenuto.
Quando conta, rotazioni ridotte
La storia del campionato dice questo: Napoli vince la sfida salvezza del PalaDozza facendo giocare 7 effettivi e mezzo Velicka, Reggio vince a Trento con Caja che ne ruota 7, Trieste ruota 9 giocatori con mezzo Cavaliero. Qualcosa vorrà pur dire? Certo, se non sei Milano, Virtus Bologna o Brescia, il tuo obiettivo è quello di sfruttare le competenze migliori, le più fresche in quel frangente, dando agli stessi la tranquillità di poter giocare una pallacanestro senza “ansie da panchina”. Ci sarebbe di cui dibattere se, e dico se, la squadra allenata da coach Ciani facesse del roster lungo un elemento distintivo di aggressività e intensità per quaranta minuti. Purtroppo il risultato è di far uscire dalla partita alcuni giocatori, raffreddare altri e criptare gerarchie fondamentali sul rettangolo parchettato.
Investiamo su Clark e Lever?
Il futuro dell’Allianz Trieste è… adesso. Ci sono quaranta minuti da sfruttare in chiave futura, allora perché non fare “esperimenti” propedeutici? Jason Clark non ci ha ancora detto (o non gli è stata data la possibilità) se può essere un elemento utile per la prossima stagione; perché non sfruttarlo dando minuti e quindi capendo il suo possibile impatto nella squadra di domani? Chi invece è già un investimento, brillantemente scelto dalla società, è Alessandro Lever. Il futuro è suo, quindi trovo doveroso introdurlo con convinzione nei programmi di domani; senza reticenze, senza assilli, una semplice opportunità per aggiungere uno step di crescita al suo bagaglio (a costo di perdere la partita).
Ultimi quaranta minuti che valgono più di due punti
Domenica si giocano gli ultimi quaranta (o più) minuti di questa stagione. All’Allianz Dome arriva la Nutribullet Treviso, già salva, in una sfida che in altri tempi e con altre condizioni sarebbe stata di fuoco (Marcelo Nicola compreso). C’è molto di più oltre i due punti per i possibili playoff di Trieste, per cui merita presenziare sui gradoni dell’impianto di Via Flavia. C’è la possibile ultima partita di Daniele Cavaliero, giocatore che ha fatto la storia e la geografia della Pallacanestro Trieste, per cui “the last dance” non sarebbe potuto avvenire senza l’abbraccio del proprio pubblico. C’è un messaggio forte da mandare agli investitori, rimarcando la ferma volontà del popolo di appassionati di voler vivere ancora domeniche di passione fra due canestri. C’è un applauso da riversare ai protagonisti, perché comunque sono stati lodevoli a riprendersi con forza la serie A, con margini di sicurezza. E poi c’è quella flebile speranza che accada qualcosa di inaspettato dagli altri campi, sempre che si vinca contro Treviso…
Raffaele Baldini
Pubblicato il Maggio 2, 2022, in BASKET NAZIONALE E INTERNAZ., BASKET TRIESTINO, HighFive, News con tag Allianz Trieste, Analisi giorno dopo, Bertram Tortona, Raffaele Baldini. Aggiungi il permalink ai segnalibri. 3 commenti.
Baldo va bon che siamo la patria delle assicurazioni ma qui basta scaramanzie prudenze eccetera
Diamo una spazzata ai trevisani e playoff siano!
Forza alabbarda
Cavaliero storia e geografia ma economia e finanza le ha fatte 15 anni altrove come pecile non siamo ipocriti libro cuore ecc
Buffon e delpiero da campioni del mondo han fatto la B
Dunque.
Ribadiamo.
Radicchi li mangiamo.
Poi ai topolini ci bagnamo!
Festanti natanti
Mangiamo i radicchi
Radioline benevole dagli altri campi
Bagno festanti ai tipolini
Fritoin e malvasia