Carlo Fabbricatore: “Old Star Game, il trionfo della nobiltà triestina e goriziana”
Fonte: Il Piccolo a cura di Raffaele Baldini
Nato a Gorizia, cestisticamente cresciuto a Trieste. Carlo Fabbricatore sarà uno dei “Miti” a supporto dell’ “Old Star Game”, diviso idealmente, ma soprattutto emotivamente, fra due piazze di immenso valore storico.
Dietro le quinte dell’ evento. In canotta e pantaloncini azzardo eccessivo?
“Il 24 Febbraio sarò a Trieste per l’ “Old Star Game”, rigorosamente in blazer per incitare gli amici di Trieste e Gorizia che eroicamente giocheranno sui 28 lunghi (per alcuni…lunghissimi!) metri di parquet. Largo ai “muleti”.”
Ultimamente ha “urlato” la nobiltà triestina e isontina nella pallacanestro. L’evento del 24 Febbraio è una sintesi di tutto ciò?
“Sì, in effetti ultimamente ho urlato la nobiltà del basketball della Venezia Giulia accumunando Trieste e Gorizia in un unico soggetto geografico. La nostra terra ha prodotto giocatori straordinari ma le nostre squadre hanno raccolto molto poco (o meno di quanto meritino) e credo che l’ “Old Star Game” sia l’evento più idoneo a celebrare la nostra storia: Venezia Giulia, Land of Basketball.”
Mi da tre istantanee triestine che secondo me marchiano la storia del basket nazionale?
“La prima immagine che mi viene in mente quando penso al basket triestino è quella del suo pubblico, sempre numeroso, competente e pronto a sostenere la squadra anche nelle sconfitte (tutti sono bravi a incitare quando vinci). Un segno indelebile è stato lasciato da Pieri e Jellini, due playmaker che hanno interpretato il ruolo con grande modernità. Terza fotografia: le zone “match-up” (miste ndr.) di Dado Lombardi.”
E tre istantanee goriziane che secondo lei suggellano con altrettanta nobiltà la presenza isontina nel panorama cestistico nazionale?
“I flash goriziani che mi sono rimasti impressi sono le schiacciate di Elnardo Webster, giocatore dalla fisicità straordinaria per l’epoca, l’immensa classe di Paolo Vittori, anche se avversario con Varese, e la promozione della Goriziana in serie A nel Campionato ’68/’69.”
Il “mito” più “triestino” (per carattere, modo di giocare, estro) che ha calcato il parquet di Chiarbola o dell’Allianz Dome…
“I miti dal dna triestino in realtà sono due a pari merito: il “burbero” (all’apparenza) Dado Lombardi, che abbraccio calorosamente, e l’autoctono Gino Meneghel per l’abnegazione stoica che ha sempre dimostrato vestendo la canotta della squadra della sua città.”
…e quello più “goriziano”…
“Per Gorizia non riesco a scegliere tra Dudi Krainer e Tonino Zorzi,entrambi nel mio cuore.”
Vedendo i roster, secondo lei chi vince?
“Analizzando i due roster sono sicuro che vincerà il basketball e sarà sicuramente una bella rimpatriata per i giocatori, gli allenatori e soprattutto per i tifosi che potranno vedere vecchi beniamini e avversari che hanno segnato un’epoca aurea dello sport della nostra regione: è ammessa qualche lacrima.
Venezia Giulia Land of Basketball: facciamo il record di presenze e onoriamo la nostra storia! Dimostriamo di essere la culla della Pallacanestro italiana. Festeggiamo l’ “Old Star Game” con un grande applauso per tutti i partecipanti.
No Venezia Giulia? No Basketball.”
Pubblicato il febbraio 17, 2019, in BASKET NAZIONALE E INTERNAZ., BASKET TRIESTINO, HighFive, News con tag Carlo Fabbricatore, Old Star Game, Raffaele Baldini. Aggiungi il permalink ai segnalibri. 3 commenti.
Ai chioschetti un unico grido CONSUMARE E CONSUMEREMOOOO
tutto sia per la beneficienza
Da anni sogno: Trieste/Gorizia assieme. Se non è possibile, vedi “stolta”, per me, territorietà (Pronto a chiiamarmi VenGiulia), Trieste guardi verso est; caduti i confini. Daghezò.
Quoto e potremmo chiamarci gotri o trigo… Intanto donenica alleamoci su pivo e jota