I nodi vengono al pettine: Roma, Pesaro e le altre…

Roma 03.02.2017 Conferenza stampa Claudio Toti Virtus Roma Foto Ciamillo-Castoria
Fonte: Il Piccolo a cura di Raffaele Baldini
I nodi cominciano a venire al pettine: la Virtus Roma con oscuri presagi per il futuro abbandonata dal patron Claudio Toti dopo 20 anni di presidenza, la Vuelle Pesaro con il presidente Ario Costa a ipotizzare una possibile autoretrocessione in A2 e la Reale Mutua Torino con mezza LNP contro (Ravenna su tutte) dopo il ripescaggio nella massima serie.
Andiamo con ordine: Claudio Toti con un lettera aperta ai tifosi capitolini sostanzia la sua uscita di scena, lasciando le quote azionarie della Virtus Roma a possibili investitori; l’appeal in una città a trazione calciofila e smorzato da anni di pallide soddisfazioni sembra prefigurare lo scenario peggiore. Anche Pesaro, da anni ormai alle prese con carpiati tripli per far quadrare i bilanci, sembra issare bandiera bianca, facendo un salutare passo indietro per il bene del club: “abbiamo fatto miracoli per otto stagioni – ammette il presidente Ario Costa – ai tifosi, alla città, agli sponsor vorremmo dare le soddisfazioni che si meritano. A maggior ragione dopo quest’anno, con una sola vittoria e neanche nel nostro palasport. Meritavamo la retrocessione. Con grande dignità, mi chiedo se non sia meglio fare un passo indietro e, con il budget a disposizione, che non è da Serie A, scendere in A2 sperando che tutto cambi e l’economia riparta. Il virus ha creato povertà”. Nel caso quindi di una doppia defezione, la presenza della Reale Mutua Torino potrebbe chiudere a 16 il lotto delle contendenti nella massima serie; numero gradito a tanti, ma estremamente pericoloso visto il “campo minato” che si sta formando dalle esternazioni di diversi presidenti di serie A2 verso questa improvvida o perlomeno affrettata decisione a favore dei piemontesi. “Dalla Lega Basket un’accelerazione incomprensibile e umiliante” ha tuonato il sindaco di Ravenna De Pascale, a cui hanno fatto eco altre voci a stigmatizzare la questione; “curioso di conoscere i futuri acquirenti di Torino e i costi dell’operazione” sono le parole sibilline del presidente di Roseto Antonio Norante. Una serie A2 in subbuglio ma anche con rischio smembramento: il presidente di Agrigento Salvatore Moncada ammette: “la pandemia mi ha fatto riflettere, siamo stati bravissimi negli anni a dare dignità alle nostre stagioni con un budget ridotto, ora però penso non si possa speculare oltre. Per cui iscriverò la società ad un serie inferiore, mantenendo una corposa sponsorizzazione e lasciando il timone a mio figlio, appassionato e legato alla squadra.” Anche la sopra citata Roseto è a rischio, con Avellino pronta ad offrire 800.000,00 euro per rilevare il titolo. Certa ormai la cessione del titolo sportivo da Montegranaro a Chieti, con preliminare già firmato e operazione da definire entro il 4 Giugno.
Tornando quindi a riposizionamenti e ranking, nonostante il risultato sportivo decretasse Ravenna sopra a tutte, i parametri stilati dagli organi competenti eleggono Torino regina, con Verona e Udine a seguire e Ravenna appena quarta. Nel caso quindi si optasse per una A1 a 18 squadre, senza Roma e Pesaro, ci sarebbe la proposta di ammissione di Verona e Udine (compatibilmente alla volontà delle medesime), “affamando” non poco gli appassionati giuliani che in un sol colpo riavrebbero derby e gemellaggio rinverdito con gli scaligeri.
Pubblicato il Maggio 20, 2020, in BASKET NAZIONALE E INTERNAZ., BASKET TRIESTINO, HighFive, News con tag LBA, Raffaele Baldini. Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.
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