Non c’è storia nel derby: Trieste vince nettamente davanti alla proprietà americana
Derby ad altissima tensione, Trieste e Treviso nuovamente di fronte per due punti in palio che vorrebbero dire uscita momentanea dalle sabbie mobili della “zona retrocessione”. Clima prevedibilmente caldo sugli spalti dall’Allianz Dome, proprietà americana per la prima volta a bordo campo per vedere all’opera la creatura appena acquisita; tanti anche i tifosi venuti da Treviso.
Parte distratta la squadra veneta, padroni di casa che approfittano il giusto portandosi avanti sul 3 a 0. Prevedibile “braccino” al tiro per una posta in palio alta, Terry deve uscire anzitempo con due falli commessi in neanche tre minuti di partita. Allungo giuliano con il solito Bartley deciso ad attaccare il ferro appena possibile e Lever a mettere la tripla del +8 (10-2). Anche Deangeli con due infrazioni (mani piene su Banks), ed è proprio l’ex Trieste che prova ad iscriversi al match andando in lunetta; il bonus speso da Trieste è alleato degli ospiti, 13-5 a metà frazione. Campogrande litiga con il canestro, Spencer no, inerzia ancora saldamente in mano ai biancorossi di casa. Nutribullet che avanza con diverse dite in lunetta, primo quarto saldamente nelle mani di Ruzzier e soci: 20-13. Cinque punti di fila di Bossi di notevole importanza, massimo vantaggio per Trieste sul 25 a 13 con time out immediato di coach Nicola. I veneti faticano a trovare giocate utili per un’ottima difesa triestina, l’unico reale uomo in più è la linea della carità; “zona” ordinata da Nicola, ma Ruzzier la buca con una tripla mandando al bar Zanelli, 32-16 sulla comodissima entrata di Bartley. Banks è l’unico terminale credibile ospite, ma Bartley vola sulla carcassa di una difesa inesistente: 38-19. Mini-break di 0 a 4 sull’unica leggerezza dei biancorossi di casa, immediato time out di coach Legovich. Un segnale dall’alto esaudisce la preghiera di Davis, ma l’onda biancorossa è debordante, +21 sul tabellone con tripla di Ruzzier. Davis non sbaglia un colpo dall’arco ma nemmeno da due, Treviso non difende e le squadre vanno all’intervallo sul solido vantaggio interno 57-40.
Treviso non parte nel migliore dei modi, terzo fallo di Ellis e alcune palle perse per il massimo vantaggio sul +22 dei padroni di casa. Corey Davis è in uno stato di grazia, insacca tutto quello che capita fra le sue mani, mentre la Nutribullet trova sporadici canestri senza alcuna coralità offensiva. Terry si iscrive al match alla sua maniera, cioè inchiodando spettacolari schiacciate, tabellone che segna un emblematico 70-47, con l’unica parte viva sul fronte veneto rappresentata dalla tifoseria ospite. Banks con la classe almeno dimostra carattere a differenza del resto del gruppo, scorrono i minuti come una lunga passerella per la Pallacanestro Trieste davanti alla proprietà americana. Campogrande si sblocca dall’arco, terza frazione chiusa con leggera limatura trevigiana con tripla di Sorokas: 77-62. Ultima frazione che difficilmente può riservare sorprese, anche se Jantunen in schiacciata suggella l’82 a 68 con time out immediato di coach Legovich a 7 minuti e 38″ dal termine. Lever da tre punti ferma l’emorragia, sempre che ci sia stata, torna il vantaggio attorno alla ventina di punti sul canestro di Bartley. Ultimi cinque minuti iniziati con la zingarata di Ruzzier, e una nuova spallata trevigiana propiziata da Sorokas; squadre che non si fanno male nel finale, segnature comode da una parte e dell’altra per un finale già scritto: 97-86 al suono della sirena, Trieste esce dalle zone pericolose, Treviso deve guardarsi alle spalle.
Raffaele Baldini
Pubblicato il marzo 5, 2023, in BASKET NAZIONALE E INTERNAZ., BASKET TRIESTINO, HighFive, News con tag Nutribullet Treviso, Pallacanestro Trieste, Raffaele Baldini. Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.
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