Il Prof Mondoni: “State a casa e cogliete l’occasione per guardarvi dentro”

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Fonte: Il Piccolo a cura di Raffaele Baldini

Maurizio Mondoni, laureato in scienze motorie alla “Tor Vergata” di Roma, Docente ISEF Cattolica di Milano, ecc., una vita per il Minibasket, allenatore e istruttore nazionale benemerito. Chi se non un illuminato può dare un senso ai giovani cestisti “reclusi” nelle proprie case.

Per un uomo dinamico come pochi, come si vive “blindato” in casa?

 Siccome devo stare in casa (esco solo per prendere i giornali) cerco di fare cose che prima non avevo il tempo di fare: riordinare la mia biblioteca (ho più di mille libri da catalogare), riguardare appunti e video di Clinic Minibasket che ho tenuto in Italia e nel mondo, preparare le lezioni di pallacanestro per i miei studenti di “Scienze Motorie e dello Sport” in Università Cattolica a Milano (l’Ateneo sarà chiuso fino ai primi di aprile e poi ci saranno le vacanze di Pasqua) sulla mia pagina di Blackboard (Power point, Word, video sui fondamentali individuali, etc.), rivedere e riordinare le fotografie e rivivere momenti della mia vita non solo cestistica, recuperare momenti importanti con mia moglie (dato che per tanto tempo l’ho un poco trascurata per il mio lavoro), parlare con lei, commentare i programmi TV, vedere film di cowboy e di storia (mi piacciono moltissimo), pensare al passato per cercare di migliorare il futuro e “guardarmi dentro” un po’ più spesso.

Mi mancano i contatti con i miei figli e con i miei nipoti (anche se viviamo tutti a Cremona, ma…….non si può uscire!), ma cerco di recuperli via Skipe, chattando, con il cellulare, mi mancano moltissimo i contatti con i bambini del Minibasket, con gli Istruttori, mi manca il contatto con la gente, mi mancano le partite di basket dal vivo, in TV, mi  manca “la mia voglia” di comunicare con gli altri, la voglia di ascoltare gli altri, la voglia di “stringere la mano” a chi incontro.

Prof, un momento attuale non si era mai vissuto. Da “guida spirituale” di giovanissimi cestisti, come consiglia di interpretare questa particolare condizione a cui siamo costretti?

Coraggio ragazzi. Il coraggio, insieme all’amore è il dono più grande che abbiamo ricevuto.
Lo stare in casa non è una sconfitta, non è la fine del mondo, ma se lo accettiamo positivamente, proviamo sensazioni ed emozioni che non avevamo mai provato prima: ci guardiamo dentro, ci rivalutiamo e riscopriamo un pezzo di noi che non avevamo mai scoperto. Proviamoci tutti assieme!

Un giovane ragazzo e la “clausura” obbligata è un ossimoro. Esiste un approccio dinamico a tale situazione? La lettura?

 Se il Coronavirus ti costringe a restare a casa, non è detto che tutto ciò debba necessariamente diventare un incubo. Restare a casa potrebbe anche essere una buona occasione per rilassarti dalla vita frenetica e recuperare un buon film, un libro, la musica, appassionarti a quella serie TV della quale hai sentito parlare così tanto ma che non hai ancora avuto il tempo di guardare.

Un film, un libro, un disco e una serie TV, proprio per provare a regalarti il piacere della scoperta. Sicuramente la lettura è un ottimo approccio per superare questa “quarantena”, staccati dallo smartphone, leggi, aumenta il tuo vocabolario di parole, “scopri” la bellezza della lettura, guarda alla televisione servizi di storia e di geografia. Non lasciarti andare!

Non posso pensare che uno della sua capacità innovativa non abbia studiato degli esercizi da poter fare in casa…

 Ho pensato agli spazi a disposizione e quindi propongo esercizi semplici che si possono eseguire in casa, utili per la manualità, la coordinazione, l’equilibrio.

Esercizi di ball-handling

1) Fai “girare” il pallone attorno al capo (in un senso e nell’altro).

2) Fai “girare” il pallone attorno al busto (in un senso e nell’altro).

3) Fai “girare” il pallone  a “8” attorno alle gambe (in un senso e nell’altro).

4) Palleggia attorno a una gamba (dx o sx).

5) Palleggia a “8” attorno alle gambe (in un senso e nell’altro).

N.B. Work-record: prepara una tabella (giorno per giorno) e conta quante volte riesci a eseguire gli esercizi in 30” e stabilisci di giorno in giorno i tuoi record.

Esercizi con il pallone da Minibasket, i palloncini a elio e le palline di tennis

1) Con le mani (dx e sx) spingi in alto un palloncino (senza farlo cadere) e tenerlo sollevato.

2) Lo stesso esercizio con i piedi (senza farlo cadere).

3) Lancia in alto una pallina di tennis (di dx o di sx) e cerca di riprenderla di dx o di sx (senza farla cadere).

4) Lascia cadere una pallina di tennis (di sx o di dx) e cerca di riprenderla subito (senza girare il palmo della mano).

5) Da fermo palleggia contemporaneamente un pallone da Minibasket e una pallina di tennis.

6) Palleggia il pallone (di dx o di sx) e con le mani spingi in alto un palloncino a elio (senza farlo cadere) e cerca di tenerlo sollevato.

7) Da seduto a gambe divaricate: palleggia con una mano (di dx o di sx) un pallone da Minibasket, lancia in alto una pallina di tennis e cerca di riprenderla (di dx o di sx).

8) Di fronte al muro, lancia la pallina di tennis contro il muro e cerca di riprenderla.

 

Esercizi con la paletta di tennis-tavolo

 

1) Da fermo palleggia in alto con la paletta di tennis-tavolo (di dx o di sx) la pallina di ping-pong (contare il numero).

2) Da fermo palleggia con la paletta di tennis-tavolo (di dx o di sx) verso il basso la pallina di ping-pong.

3) Di fronte al muro (a circa 1-2 metri di distanza): palleggia con la paletta la pallina di ping-pong (prima con un rimbalzo a terra e poi senza rimbalzo); aumenta progressivamente la distanza.

4) Palleggia il pallone con una mano (dx o sx) e palleggia in alto la pallina di ping-pong con la paletta la pallina di tennis-tavolo.

Esercizi con le bolle di sapone

 

1) Da fermo soffia e “fare le bolle” verso l’alto, salta e cerca di toccarne il maggior numero prima che spariscano (contare).

2) Da fermo soffia e “fai le bolle” in avanti, corri e cerca di toccarne il maggior numero prima che spariscano (contare).

3) Da fermo soffia e “fai le bolle” in avanti e cerca palleggiando di toccarne il maggior numero prima che spariscano (contare).

4) Soffia e “fai le bolle”: conta velocemente il numero di bolle create prima che spariscano.

 Cosa consiglierebbe agli organi federali per gestire i campionati. Chiudere tutto?

 Sicuramente questo è un momento importante, il C.O.N.I. e tutte le Federazioni Sportive (compresa la F.I.P.) hanno bloccato i campionati e gli allenamenti. Sono saltate gare importanti di qualificazione per Tokyo 2020, i Gran Premi di motociclismo e di automobilismo, le gare di sci, le partite di volley, di calcio, di tennis, di rugby, etc.

La F.I.P. dovrebbe andare incontro alle Società professionistiche (per i mancati incassi), aiutarle a superare questo momento terribile, ma anche sostenere i settori giovanili, il Minibasket con iniziative, incentivi.

Se vogliamo rinascere più forti di prima, occorre fermare tutto e rimanere a casa, passerà, è un momentaccio, ma …l’importante è viverlo con serenità, senza angosce, non è la fine del mondo se non gioca la squadra del cuore!

Normalmente un momento di crisi può diventare un’opportunità se sfruttato in maniera intelligente. Quale eredità utile dal CoVid-19?

 Tiriamo il freno a mano, ha detto Hamilton, “il dio denaro non può vincere sempre, comprendo la delusione dei “fans” ma la priorità è lo stato di salute di tutti. Non credo che si debbe gareggiare a tutti i costi e ignorare la situazione del Coronavirus in tutto il mondo”.

Io penso che la sicurezza deve essere la priorità assoluta di tutti, soprattutto in questa rapida evoluzione della pandemia di Covid-19. Fermiamoci, cambiamo modo di vivere, un vivere meno frenetico, recuperiamo dei valori che abbiamo perso per strada come l’amicizia, il comunicare, lo star bene assieme e lasciamo da parte l’egoismo e la voglia di essere “furbi”!

Vorrei concludere con uno stralcio della lettera del Preside dell’Istituto Volta di Milano ai suoi studenti, in questo momento a casa per via della chiusura di tutte le scuole a causa dell’emergenza Coronavirus, che mi sembra “ad hoc”.

Nella lettera il Preside ha citato un brano dei Promessi Sposi sulla peste di Milano del 1630 e invita a “mantenere il sangue freddo, a usare il pensiero razionale di cui è figlia per preservare il bene più prezioso che possediamo, il nostro tessuto sociale, la nostra umanità. Se non riusciremo a farlo la peste avrà vinto davvero”.

 

 

 

 

Pubblicato il marzo 16, 2020, in BASKET NAZIONALE E INTERNAZ., BASKET TRIESTINO, HighFive, News con tag , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.

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